Hai mai sentito parlare del physarum polycephalum? Viene chiamato anche melma policefala, si tratta di un fungo unicellulare che vive in ambienti ombreggiati, freschi e umidi.
Ha un colore giallo ed è facilissimo da far crescere tanto che viene utilizzato in moltissime ricerche. La fase attiva (quella che ci piace osservare di solito) è solo una delle fasi di vita della melma ed è chiamato Plasmodio.
Ciclo di vita
La fase attiva del physarum è chiamata Plasmodio, è costituito da vene e molti nuclei. In questa fase, il physarum si sposta alla ricerca di cibo, una volta che lo trova lo circonda e secerne degli enzimi per digerirlo.
Se il plasmodio viene portato a seccarsi, passa alla fase successiva e viene detto Sclerozio. Si tratta di un tessuto duro che serve a proteggere il physarum durante la fase dormiente. Una volta che tornano le condizioni adatte, lo sclerozio diventa nuovamente un plasmodio e torna alla ricerca di cibo.
Quando il physarum non ha più cibo a disposizione, crescono degli Sporangi contenenti delle spore. Tuttavia non è questo il metodo che utilizzeremo per riprodurlo in coltura.
Coltura
Coltivare il Physarum Polycephalum è semplice e non richiede particolari cure. Tutto quello che dovete fare è procurarvi uno starter, ovvero un organismo da rivitalizzare. Se ne trovano moltissimi da acquistare online, soprattutto su eBay.
Terreno di coltura
Prima di acquistare il vostro physarum (o mentre aspettate che l’ordine venga consegnato) dovete preparare il terreno di coltura dove posizionarlo una volta arrivato. Ci sono due modalità principali:
- Coltura su agar agar
- Coltura su carta da cucina
La coltura su carta da cucina è il modo più semplice in assoluto. Prendete un contenitore in plastica (tipo una piastra petri) e lavatelo solo con acqua. Ritagliate un pezzo di carta da cucina delle dimensioni adeguate e mettetelo sul fondo del contenitore rimasto leggermente bagnato e fate in modo che tutta la carta assorba un po’ di acqua. Deve essere umida, se risulta troppo bagnata potrebbero formarsi muffe, per evitare questo strizzate la carta se pensate sia troppo bagnata.
Nel caso volete preparare un fondo in agar agar, sicuramente più scientifico avete bisogno della polvere di agar agar, la potete trovare al supermercato come gelatina per dolci. Scaldate dell’acqua fino quasi all’ebollizione, quindi aggiungete agar agar fino a quando l’acqua non diventa torbida. A questo punto versate del liquido nelle piastre petri fino poco sotto la metà e aspettate. Se il liquido non diventa gelatinoso in pochi minuti, versatelo nuovamente nell’acqua rimasta e aggiungete ulteriore agar.
Rivitalizzazione
Quando riceverete il vostro physarum sarà probabilmente su un pezzo di carta asciutto (se non è cosi potete passare alla fase successiva).
Quello che dovete fare è ri-attivare il plasmodio. Prendete il pezzettino di carta e bagnatelo con una goccia d’acqua. L’acqua deve essere umida ma non bagnata. A questo punto posizionate la striscetta di carta sul terreno di coltura preparato precedentemente.
Posizionate a ridosso del physarum appena inserito una piccola porzione di cibo.
Alimentazione
Ogni 2-3 giorni (a seconda di quanto alimentate) dovrete inserire del nuovo cibo nel contenitore.
Cosa mangia?
Il cibo classico utilizzato per alimentare il blob sono i fiocchi d’avena, ma potete utilizzare molte alternative reperibili più facilmente.
Dalle mie prove ho notato che apprezza:
- Chicchi di riso
- Farina
- Fiocchi d’avena
- Pasta
Potete guardare questo video per saperne di più:
Moltiplicazione
Dopo circa una settimana dalla rivitalizzazione del physarum, è assolutamente consigliato procedere a moltiplicarlo. In questo modo avrete almeno due colonie, ed un errore in una singola colonia non vi causerà la perdita di tutti i vostri esemplari.
Per moltiplicare il physarum dovete semplicemente prendere un pochino con una spatola e posizionarlo sul nuovo terreno di coltura cosi come avete fatto con l’esemplare ricevuto per posta. Il video qui sotto illustra molto bene come procedere nel caso di coltura su agar:
Consigli
Conservate il physarum in un luogo buio, ma comunque a temperatura ambiente. Di solito un cassetto va benissimo allo scopo. Una temperatura più alta lo farà crescere più velocemente (di poco) ma una temperatura bassa lo rallenterà notevolmente.
Evitate di lasciare il substrato (che sia agar o carta) troppo bagnato o si formeranno delle muffe. Se avete bisogno di assentarvi per molto tempo e non volete far morire le vostre colture, vi consiglio di provare a trasformare il plasmodio in uno sclerozio lasciandolo asciugare, basterà bagnarlo nuovamente per farlo tornare alla fase di plasmodio quando sarete nuovamente in grado di occuparvi di lui.
Se l’umidità nel contenitore dovesse scendere troppo, bagnatelo spruzzando una piccola quantità di acqua dall’alto e inclinando il contenitore per far scorrere via l’acqua in eccesso. Questi sciacqui sembrano graditi dal physarum ma non ho ancora avuto modo di testare se è cosi.